sabato 9 marzo 2013

#21


Okay, sto migliorando, almeno adesso è meno di due mesi che non scrivo.
Innanzitutto, a Febbraio è iniziato il secondo semestre, quindi ho dovuto scegliere nuove materie. Ho continuato ELA, altrimenti la mia profe di inglese italiana mi avrebbe scartavetrato la faccia, e Calculus, per non essere totalmente fottuta al mio ritorno in Italia. Ho scelto anche Physics, tanto per fare la responsabile, e se l’anno scorso ho rischiato la bocciatura per Fisica, ora vado benissimo (più che altro perché è il programma che ho fatto l’anno scorso. Shhh.). La materia più figa che ho scelto, invece, è Entrepreneurship, che sarebbe una classe per insegnarti come aprire il proprio business, ma finora abbiamo venduto limonata. E sì, è una figata, specialmente perché adesso ogni studente deve inventarsi un prodotto, e quello migliore sarà scelto e venduto, ma la parte migliore è che alla fine della classe veniamo anche pagati! Per inventare il prodotto, io sono in coppia con D., una dei messicani, e abbiamo deciso di fare dei fermacapelli/forcine/cerchietti/cazzatine varie usando dei veri orsetti gommosi. Per ora, ce ne siamo mangiati la metà e abbiamo fatto un cerchietto e tre forcine.
Io sono l’addetta alla colla a caldo, volevo specificarlo perché mi fa sentire importante. U.U
La nota dolente tra le materie, è che sono stata tanto masochista da scegliere Outdoor Ed, aka “come morire senza dignità”. Quando ho chiesto quale fosse il programma, il profe mi ha detto: “Sopravvivere”.
E già lì avrei dovuto capire che forse facevo meglio a non scegliere Outdoor Ed. Ma no, dato che sono un’idiota, decido di provare.
Cazzo. Merda. Porca puttana. Non mi sono mai odiata tanto.
Potrà sembrare una figata quando ti dicono che Outdoor Ed è come andare in campeggio, ma poi scopri che per passare il primo esame dovrai correre 10 km in un’ora, entrare in un fiume pieno di sanguisughe per salvare il deficiente di turno che si è capottato con la canoa, costruire un Quinz-hee, farti venire i muscoli che nemmeno Johnny Bravo, essere pronto a morire di ipotermia ed essere ricoperto di zecche, e sapere che qualche anno fa dodici ragazzi sono morti facendo esattamente ciò che farai tu nella gita finale.
Tra l’altro, non chiedetemi come, ho perso le mie scarpe da ginnastica.
E ora non posso nemmeno cambiare materia, perché le altre sono già tutte piene. Merda.
Comunque, mi è anche arrivata la mail della BEC riguardo al mio ritorno. Se vogliamo usare un’hashtag, usiamo #mixedfeelings. Tornerò tra il 3 ed il 4 Luglio, e una settimana dopo c’è il concerto degli Arctic Monkeys, e col cazzo che me lo perdo! Ora però devo recuperare il pagellino e tutti i programmi per la mia scuola italiana, ed il preside non coopera proprio. Poi il 22 dovrò anche andare a Regina per fare il Toefl, anche quello per la scuola italiana. Indovinate chi mi porta a Regina? Il preside. Che è anche il mio area representative. È peggio di un sonnifero, giuro, un giorno ne registrerò la voce e la venderò come sedativo per cavalli.
Cambiando argomento, verso fine Febbraio era il compleanno di M., una delle giapponesi, e noi le abbiamo organizzato una festa a sorpresa. Per distrarla, io, A. e R. l’abbiamo portata a fare foto al parco, e mentre lei ci implorava di tornare a casa perché era stanca noi continuavamo a urlarle cose tipo “Ferma così! Esatto! La luce è perfetta, non ti muovere!”.
Poi quando ha visto la festa ci ha quasi strozzate.
Settimana scorsa, siamo andati tutti a dormire da R., per una movie night. Più che una movie night, a me è sembrata una mangia-tutto-quello-che-puoi-tanto-bruciamo-stando-sveglie-o-almeno-spero night, e quindi giù di chocolate chips cookies, biscotti al burro di arachidi, nutella (fornita ovviamente da me), gelato, banane fritte, dolci di riso soffiato, Doritos etc.
Il mattino dopo sembravamo tutte incinte di tre mesi.
Due giorni fa siamo andati all’ospedale per una giornata di sensibilizzazione contro la guida da ubriachi. In breve, una delle giornate più deprimenti della mia vita. Avrei voluto prendere a pugni la tipa che si occupava dei funerali, perché aveva la voce più insulsa del mondo, mentre la psicologa era simpaticissima. Ci hanno fatto mettere degli occhiali che simulavamo come una persona ubriaca vedeva, e mentre io pensavo di andare drittissima, mi sono ritrovata nella parte opposta della stanza non sapendo come ci ero arrivata. Quando ci hanno fatto andare in riabilitazione, invece, io e R. ci siamo messe a giocare con la palla, uccidendoci perché con quegli occhiali non vedevamo un cazzo.
Scena:

E: “R., catch the ball!”
*TUM*
E: “Got it?”
R: “Eeeeew!”
E: “Are you okay?”
R: “Why do I have jello on my hair?”

In altre parole, se guidassi ubriaca, R. mi tirerà una palla e io mi ritroverò a chiedermi perché abbia della gelatina nei capelli. E sì, questo non ha alcun senso.

Definition time!
Quinz-hee: un’igloo senza mattoni, in pratica si ammonticchia della neve, la si lascia riposare e poi la si scava. Sì, l’abbiamo fatto in Outdoor Ed, e io mi sono quasi messa a pregare perché non mi cadesse in testa o non perdessi il cellulare lì dentro.

Random things time!
- Odio Chapel. La odio la odio la odio.
- Cosa si fa quando c’è una tempesta di neve e non si può vedere oltre un metro dal tuo naso? Vai nel bel mezzo del nulla a fare foto ai granai. Fidati, non te ne pentirai. -.-“

sabato 9 febbraio 2013

#20


E dopo un’infinità, torno a cercare di scrivere questo blog. Forse avrei ricominciato anche due settimane fa (forse), ma i miei adorabili host parents hanno deciso di togliere internet e blogger mi impediva di caricare qualunque cosa. Fucking great.
Non che sia un’internet-dipendente (be’, solo un po’, ma non siamo all’Internet Anonimi qui), però quando fuori ci sono -49° (non sto scherzando, andando a scuola l’altro giorno avrei fatto prima a mettere i pattini tanto era ghiacciata la strada) non c’è molto da fare. Anzi, la cosa più interessante è spalare neve, e vi assicuro che non è divertente. Tralasciando pure il fatto che per la prima mezzora non capivo come usare quella stramaledetta pala e in pratica continuavo a rivoltare la stessa neve nello stesso identico punto. Yay. E che il giorno dopo non riuscivo ad alzarmi dal letto. O a sollevare una forchetta. O ad avere un’espressione che non dicesse “uccidetemi”.
Cooomunque è da Dicembre che non scrivo, e siamo a Febbraio. Un applauso a me e alla mia coerenza! Ergo, cominciamo dall’inizio.
Ovvero, dal 30 Novembre, compleanno della Bea. Ciao Bea, volevo farti un super post di auguri ma poi mi sono dimenticata. Scusa. Ma auguri! Un po’ come “ti ho preparato un biscotto, ma poi l’ho mangiato”. Quindi quando torno ti faccio un biscotto. :D
Poi tre giorni dopo era il mio compleanno, e la Bea e la Laura mi hanno fatto un video fantastico, e sto ancora ridendo. Sì, a Febbraio sto ancora ridendo. Cercherò di postarlo, ma con le mie grandi doti tecnologiche e il wifi del cazzo che mi ritrovo sarà un’impresa.
Per qualche motivo tutti mi hanno regalato cioccolata.
Okay, mi piace la cioccolata, ma non ne sono drogata, okay? Posso smettere quando voglio. Però non voglio. Ecco.
Oh, e poi ho mangiato una blizzard cake. (Blizzard = Ambrosia in forma gelatosa. No, non gelatinosa, gelatosa, come il gelato). Tra l’altro Alice, Alexa e delle altre mie compagne di classe mi hanno mandato un pacco con un kilo di Nutella (ovviamente adesso è scomparsa), montagne di Ferrero Rocher (Bea lo so che stai ridendo), Choco-Bons, Kinder, Lindt, e Baci Perugina (le cui frasi diventano di anno in anno più insulse). E un paio di giorni fa i miei mi hanno mandato un pacco pieno di Ciobar.
Ed ora capirete perché più che un essere umano inizio ad assomigliare ad una balenottera. Non una balena, perché sono bassa, quindi balenottera. E poi mi piace la parola balenottera. Balenottera, balenottera, balenottera!
Okay, basta.
Per Natale Andrea è tornata in Messico, e giuro che ero sul punto di fare festa. Sarà anche simpatica, ma è troppo simpatica. Certe volte non la sopporto. Specialmente quando ci impone il suo diavolo di cibo messicano. Cazzo, non mi piace il piccante, lo vuoi capire?? Non lo voglio il tuo fottutissimo chile! Io dopo la polenta (disastrosa) ho smesso anche di pensare di cucinare, lei continua, nonostante né a me né ai miei host parents piaccia.
E, fidatevi, quando una messicana vi dice “non è piccante” non credetele. Mai. Sarà SEMPRE piccante.
Comunque, il grande cenone della vigila è stato, rullo di tamburi, MacDonalds. Ta-dan! Giuro, e non sono sarcastica, che è stato il miglior cenone della mia vita :’)
E, ovviamente, i regali. Gli unici motivi per cui non diventerò un’eremita che vive in una grotta alle Hawaii sono i regali di Natale. Quest’anno ho ricevuto due collane, di cui una mi fa ribrezzo (ha su un cuore. Eeeeeeeewww), cioccolata (e che cazzo?), e un treppiede. Sì, un treppiede. Ed è stato il mio regalo preferito. Il problema è che fa troppo freddo anche per mettere i guanti e andare a fare foto, quindi aspetterò la fine dell’Era Glaciale, che si prospetta verso fine Marzo. Forse.
Poi ho passato il giorno di Natale a guardare Shreck II e un film sulla mafia con il mio host dad. Fuck yeah! Ma ho aperto la mia calza. Calza bella, calza buona, calza piena di cioccolato (ancora). E un dentifricio, perché la mia host mother ha pensato bene di prevenire le mie carie. È andata meglio a me che a B., la mia host sister, che nella sua calza ha trovato un lubrificante della Durex. Lol.
Andrea, quando è tornata ha trovato un deodorante. Nice.
La mia scuola ha fatto un banchetto di Natale, dato che quei poveri diavoli non possono fare un ballo perché considerato immorale e contro le sacre scritture. Della serie ammirate l’apertura mentale delle scuole cristiane. Comunque, ognuno doveva portare un cibo dalla propria cultura. Io ho portato una tiramisù bite-size, ovvero dei pavesini con nutella e mascarpone dippati (non mi viene la parola in italiano) nel caffè e ricoperti di cocco (perché avevo del cocco da usare. Lo so che il tiramisù non ha il cocco), più che altro perché non avevo lo sbatti di fare una lasagna, che tra l’altro sarebbe uscita pietosa perché l’unico formaggio qui conosciuto è il fantomatico Cheddar, ovvero il formaggio arancione.
Alla fine mi sono sentita quasi in colpa perché gli altri exchange hanno portato di tutto e di più: Andrea (tanto per cambiare) ha cucinato pico de gallo o qualunque diavolo di cosa fosse e riso rosso per un reggimento. Ovviamente nessuno lo ha toccato. D. ha cucinato qualche altra cosa piccante che non ho toccato e delle tortillas. F. e P., Thai, hanno fatto una specie di brodaglia di pesce che sembrava innocua e si è rivelata più piccante di qualunque altra cosa Andrea avesse mai cucinato. M., M. e M., le giapponesi (lo so, i loro nomi iniziano tutti per M.) hanno fatto sushi e qualche altra cosa con la verdura. A me non piace il sushi. Ma i loro vestiti erano fantastici! Erano tipo kimono, ma sono chiamati con un altro nome che non mi ricordo. E. e R., le australiane, hanno portato il MacDonalds. Tanta stima per loro. I Brasiliani invece hanno portato talmente tanto cibo che da soli riempivano due tavoli. Hanno pure messo una specie di palla di tonno fritta tra i dolci, ingannandomi. Disgraziati.
Ooora, Capodanno. La cosa che mi ha sconcertata di più è che qui non ci sono i botti! Per non parlare di alcohol. Se lo nomini nella santissima e reverendissima cittadina di Mascella d’Alce potrebbero esorcizzarti. I primi mesi che ero qui, quando me lo chiedevano e dicevo che in Italia si può bere a 16 anni, loro mi guardavano come se dovessi far parte dell’AA. Viva l’apertura mentale! Per fortuna non sono tutti così, è solo la mia scuola che è più indietro del medioevo.
Comunque, sono andata ad una festa il cui tema era Star Wars, al che ero tutta presa bene, salvo capire una volta arrivata che c’erano forse due persone che avevano effettivamente visto la saga. Quindi mi sono rotta e sono andata a mangiare un Happy Meal nel parcheggio del Burger Kind con B, dato che non c’era un singolo venditore di hot dogs aperto.
Comunque, dopo tre settimane di vacanze, la scuola è ricominciata. Io, però, il 16 sono andata in California.
È stato un trauma, perché sono passata da -30° a +30° in qualcosa come dieci ore. Gli altri exchange students erano per l’80% tedeschi e per il 15% russi, quindi intorno a me sentivo sempre parlare tedesco e russo, e o scoppiavo a ridere o ero pesantemente disorientata e la mia espressione era un perenne eccheccazzo.
Però è stato fantastico, e posso dire che mi trasferirò a San Francisco, perché quella città è troppo figa. Voglio dire, quale altra città ha le cable-cars, il Golden Gate Bridge, Alcatraz, e hippie che ti fanno il segno della pace mentre vanno coi loro furgoncini della Volks? E, soprattutto, 20° a Gennaio?
Figa è la parola giusta.
Ovviamente ho quasi pianto quando scendendo dall’aereo ero di nuovo in grado di vedere il mio respiro.
E avevo una ragione in più per piangere: finals week. Ovvero, gli esami finali di ogni materia.
E mi ero persa un’intera settimana di spiegazioni. E Andrea non è esattamente una tipa affidabile quando le chiedi gli appunti.
Ergo, sto iniziando a pensare che un Dio esista. Non so se sia Buddha, Dio, Allah, Odino, Ratatushtra, Zeus, il Dio Serpente Azteco o chissà cosa, ma senza studiare un beneamato cazzo in Letteratura Inglese ho preso 96%. E ovviamente ora Mrs. S. mi adora.
Ma non è tutto! Ho preso lo stesso voto in History, essendomi persa tutta la WWII (poca roba diciamo) ed essendo grata a Santa Wikipedia e al free wifi della scuola. Tra l'altro ero sul punto di ammazzare il mio profe, perché ha lasciato usare gli appunti a tutti gli exchange, tranne me. Vaffanculo. -.-"
Non so ancora come sia andato Calculus, ma stendiamo un velo pietoso. Calculus è solo una parola figa per dire Matematica, e comunque la si rigiri io continuo a fare schifo, che sia in italiano, inglese, bielorusso, cecoslovacco, giapponese antico o ugrofinnico.
In Christian Ethics, 88%. E sinceramente, non me ne potrebbe fregare di meno, anzi: non ho nemmeno letto il libro, e ancora una volta si ringrazia l’eccelsa, l’unica, Santa Wikipedia.
Per Arte abbiamo dovuto dipingere un pannello del soffitto: è tipo una tradizione, e tutto il corridoio ne è ricoperto.
Ora, la situazione nella mia classe di Arte è questa: ci sono i geni incompresi che sclerano se il nero non è abbastanza nero e se il sopracciglio della loro Marylin è troppo basso. E sono davvero bravi, mannaggia a loro.
Poi ci sono quelli bravini, che però si credono fantastici e si danno arie da artisti, compreso mettersi un pennello sporco di vernice blu dietro l’orecchio dipingendosi inevitabilmente la nuca. Uno di questi esemplari geniali ha disegnato “man-pig” sul suo pannello. Fatevi voi un’idea.
Poi ci sono io, che almeno ci provo.
Okay, siamo quasi alla fine del post!
Le australiane se ne sono andate. Bu-uh. Non vi dico i pianti che vedevo a scuola.
I brasiliani, invece, mi mancheranno un sacco, davvero. D:
Erano gli idioti più assurdi che abbia mai incontrato, specialmente G., li adoro. Quella scuola sarà noiosissima senza di loro. Oggi io, A, R, G e qualcun altro andremo al cinema per salutarli, ma non è giusto. Io li voglio ancora qui!
Bye bye brasiliani, mi mancherete.
Senza G non avrò nessuno a cui rubare musica piratata.

venerdì 23 novembre 2012

Post di cordiale protesta per l'impedimento nel caricamento delle foto.

Blogger del cazzo.

#19

Continua a nevicare, continua a fare freddo, e mi sono pure ammalata. Uno stupido raffreddore, ma avere un raffreddore con -20 è una cosa paralizzante. Yeah!
Tra l'altro, mi sono presa questo maledetto raffreddore Martedì, all'Agribition di Regina. Il mio preside ha praticamente moralmente obbligato ogni exchange student ad andarci.
Per chi non sapesse cosa sia l'Agribition, faccio un copia/incolla di quello che ho scritto alla Bea, perché non saprei descriverlo in nessun altro modo.
Immaginatevi mucche, mucche, e ancora mucche, intervallate da vecchi cowboy che sputano tabacco e urlano YAAA-OOOOH!
Questa è l'Agribition.
Con l'immancabile brezza di merda di mucca, ovviamente.
Però c'era anche un toro meccanico in una delle millemila farms, e l'avrei decisamente provato non fosse stato per il fatto che costava 10$, che può sembrare poco, ma non ho nemmeno quelli da spendere: devo risparmiare!
E okay, non ho risparmiato per comprare gli stivali, ma quelli mi servivano. Seriamente.
L'unica cosa che mi è piaciuta dell'Agribition (perché, davvero, davvero non c'è niente di bello da dire su quella roba) è stata la poutine. Ancora lei, e diventa ogni volta più buona! Ho anche provato uno sno-cone, ma preferisco le granite. Ed io ammetto di essere un genio a prendere uno sno-cone con -10 e un raffreddore.
Il viaggio di ritorno è stato fantastico però, perché ho scoperto che G., l'exchange brasiliano, ha dei gusti fantastici in fatto di musica, quindi ci siamo messi a cantare in tremila accenti sbagliatissimi i RHCP. Lui va pure a vederli a Winnipeg settimana prossima, non è giusto!
Comunque, il giorno dopo a scuola era il PJ Day, ovvero: a scuola in pigiama!
Da una parte è stato divertente, dall'altra completamente disturbante: vedere un'intera scuola in pigiama è strano. Ma strano strano.
Coomunque, sono anche andata a fare del semi-serio Christmas Shopping. Ovviamente, non ho ancora finito, perché non mi poteva capitare una famiglia più difficile a cui fare regali.
Per ora ho concluso:
S: Pirottini per cupcake a forma di fiore, due tagliabiscotti (perché le piace cucinare e le piacciono i fiori. Mamma mia quanta fantasia che ho.)
A: Orecchini. Ma le prenderò anche un anello e qualche smalto per le unghie (perché sembra una bambina a Gardaland quando nomini "smalto".)
N: Che cazzo ne so, gli piacciono solo fucili e camioncini!

Random things time!
Mi sono fatta il piercing all'orecchio insieme ad A. Ma shhh, la BEC non lo sa.
Oggi sono andata in visibilio davanti alle forbici di M., exchange giapponese, che sembrano una penna, ma sono forbici!

venerdì 16 novembre 2012

#18


E questo sarà l'inizio di un lungo inverno.
Perché qui l'inverno non arriva a Dicembre, ma a Ottobre/Novembre, con la prima grande nevicata!
Ora, la neve. Parliamone.
E sì, aveva già nevicato, ma non era rimasta: Venerdì ha nevicato. Tanto. É andata avanti per giorni, e oggi la situazione non è molto cambiata anche se ha smesso di nevicare.
Ovviamente, tutta presa dall'eccitazione, sono andata fuori subito a fare foto con Ronald: cazzata. La più grande cazzata che abbia mai fatto.
Per fare foto, dovevo togliermi i guanti, e togliendomi i guanti, le mie mani hanno rischiato la necrotizzazione. Ed io ovviamente non me ne sono accorta perché ero tutta presa a maledire quei cazzo di ISO.
Me ne sono accorta dopo, quando ormai non potevo nemmeno più cliccare un pulsante.
Sono anche parecchio pigra in questi giorni, quindi non ho scaricato le foto sul computer, quindi accontentatevi di quelle col cellulare.
Anzi no, perché blogger è stupido e non mi carica nemmeno quelle. Sorry. Pace.
Cooomunque, faceva talmente freddo che potevo vedere il mio respiro pure dentro casa, e sì, avevo fatto una foto pure a quello!
Ah, ho anche preparato la polenta alla mia host family, ma mi hanno detto che gli ricordava una specie di semolino che mangiavano a colazione da piccoli con lo sciroppo d'acero. Great.
Per me era come se avessero bestemmiato.
Con la neve, oltre che l'inizio dell'inverno, è anche l'inizio del toboaggening! Non so se l'ho scritto giusto, ma non ho voglia di Googlarlo.
La prima volta che mi hanno detto: "Tomorroe we're going toboaggening!"
La mia risposta è stata: "Great! I love toboshdfjkdning!"
Ovviamente, non avevo idea di cosa diavolo fosse toboaggening.
Simple enough: andare con lo slittino!
In pratica, ogni singola collina (per quante e quanto alte le colline possano essere in Saskatchewan) è occupata da orde di marmocchi bardati per una spedizione in Alaska, genitori esasperati e congelati, e adolescenti con niente di meglio da fare che, tutti insieme allegramente, cercano il modo più originale di uccidersi con uno slittino.
Però è dannatamente divertente.
Soprattutto perché dopo c'è la cioccolata calda di rito, e anche se qui la cioccolata è molto più simile ad acqua sporca, dopo un pomeriggio passato in simbiosi con la gelida neve, qualsiasi cosa pur vagamente calda è la benvenuta.
Prima della neve, però, tutti i Grade 11/12 della Cornerstone sono andati a Regina per una cosa chiamata Future Day: ovvero come sentirti stressato per la scelta del tuo futuro in un'aula congressi.
In pratica, c'erano un sacco di stand con le università che potevi scegliere, ed alcuni che riguardavano i 
lavori. Lo stand migliore era quello di Tim Horton's: TimBits gratis!
Ma ho provato anche una roba chiamata poutine, che non era niente male.

Definition Time!
(Rubato alla Bea perché era una fottutissima figata. Scusa Bea.)
Tim Horton's: il più grande spacciatore di ciambelle e caffè annacquato del Canada; tutti lo amano.
TimBits: mini ciambelline super diabetiche e deliziose. A parte quelle alla ciliegia. Quelle alla ciliegia fanno schifo. Ma quelle al cioccolato sono la fine del mondo!
Poutine: una cosa di cui i Canadesi vanno inspiegabilmente fieri, costituita principalmente da patatine fritte, formaggio fuso e gravy. Avessero lasciato fuori quella stupida gravy, sarebbe stato un piatto fantastico.
Gravy: salsa. Ma non salsa normale, figuriamoci, è fatta con la parte molle del mento di un tacchino. Eeeeew.

Comunque, alla fine, il Future Day è più che altro una scusa per avere la giornata libera. W il Future Day!
A parte che non dovrei lamentarmi, perché abbiamo avuto due long weekends di fila, il che ha portato la settimana scolastica ad essere di tre giorni.
Oh, che stanchezza. Mi sto proprio sprecando.
Seriamente, non faccio un beneamato cazzo, e prendo voti più alti di quelli che prendevo in Italia, come dimostra la mia report card. Yay!
Due settimane fa (credo) era il Remembrance Day, che alla fine sarebbe come il Veterans Day negli US o il Giorno della Memoria da noi. Solo che qui lo prendono mooooolto più seriamente.
Noi guardiamo massimo un film, giusto? Be', qui come prima cosa appena arrivati a scuola ci hanno dato una spilla a forma di papavero rosso, che sarebbe il simbolo dei soldati morti in guerra, dopodiché abbiamo saltato le lezioni per andare ad una specie di Messa/Chapel/Museo della Memoria.
Il tipo che parlava mi ha spaventato, sembrava che volesse farci sentire in colpa per non essere morti ed esortava tutti ad andare ad arruolarsi il prima possibile.
Ma che cazzo.
In più hanno fatto leggere a tutti i Grade 12 una poesia chiamata In Flander's Field, che a quanto pare è l'incubo di tutti gli studenti, che se la sentono ripetere ogni anno, ogni volta in una maniera più pietosa.
Ora però passiamo a qualcosa di più allegro!
Ieri sono andata a casa di J. per una girls night. Ma devo anche raccontare quante pare per arrivare a quella casa.
Dato che è dall'altra parte di Moose Jaw, e non volevo chiedere un passaggio ai miei host parents perché loro odiano dare passaggi, avrei dovuto prendere il pullman. Sì, avrei dovuto.
Peccato che se gli orari del pullman fossero stati scritti in ugrofinnico forse avrei capito meglio.
Non avevo nemmeno idea di dove fosse la fermata, e quando l'ho trovata, ho visto che gli orari erano completamente sfasati, ma vabbè, sarei arrivata un po' presto. Un po' presto di circa mezzora.
Ma nemmeno questo sarebbe stato irrisolvibile, non fosse stato per il fatto che avrei dovuto cambiare pullman, o forse no, dipendeva da come gli girava al conducente e dovevo stare attenta ai numeri!
A quel punto ho semplicemente strappato il foglio degli orari a metà e ho chiamato B. per farmi dare un passaggio.
Fuck yeah.
Per il resto, la serata è andata benissimo. Abbiamo guardato Magic Mike che, per chi non lo sappia, parla di spogliarellisti, quindi non poteva che essere esilarante.
Specialmente perché la madre di J. è un'insegnante alla Cornerstone, e quando è tornata a casa e ci ha visto guardare quel film a dato di matto. Per esempio, si è perfino piazzata a braccia spalancate davanti alla tv facendo cadere un paio di piante.
Llllol!

giovedì 1 novembre 2012

#17

Halloween!
Aka: ulteriore causa del lievitamento dei miei fianchi.
Proprio ora sto mangiando il mio terzo pacchetto di Doritos e no, non mi vergogno nemmeno un po'.
Non contiamo poi tutti gli Aero, Snickers, Oh!Henry, Popcorn Twists, Wunderbar, M&Ms, Kit Kat eccetera eccetera eccetera!
Ma cominciamo dall'inizio, più precisamente, la mattina del 30 Ottobre 2012.
Ora, dato che era mattina, io ovviamente ero come al solito completamente rincoglionita, e da brava zombie non mi accorgevo di nulla che non fosse la mia farina d'avena. Dopo circa mezzora, mi accorgo di una borsa rotonda sul tavolo. Guardo meglio, e c'è una zucca!
Dato che ancora non connettevo, dico: "Perché c'è una zucca sul tavolo?"
Al che il mio host father mi guarda come se fossi ritardata e, mooolto lentamente risponde: "Perché tra poco è Halloween."
Al che la scintilla.
"Woooooo! Intaglieremo una zucca!"
"Col cavolo. Tu intagli la zucca, io mangio i semi."
E questa è la storia della mia zucca, a cui volevo trovare un nome ma poi me ne sono dimenticata, quindi si chiama semplicemente Zucca.


Tra l'altro abbiamo usato Zucca per fare uno scherzo ad Andrea, dato che anche lei aveva una zucca e ci teneva un sacco ad intagliarla, così gliel'abbiamo nascosta e abbiamo mezzo Zucca nella sua camera, così quando è tornata a casa ha pensato che avessimo intagliato la sua zucca senza di lei. Detto così non fa tanto ridere, ma per poco non si è messa a piangere, ed io e i miei host parents non ci reggevamo in piedi dalle risate.
Questo alla vigilia di Halloween!
Ad Halloween, quello vero, sono andata a fare Trick or Treat!
Non c'è paragone tra l'Halloween italiano ed il vero Halloween. Andare di casa in casa e vedersi dare manciate di caramelle gratis non ha prezzo, e sono tornata a casa con due borse piene.
Sono andata con B., e dato che avevo appena visto Rock of Ages avevo deciso di travestirmi da rocker degli anni 80: quando il mio host father mi ha vista, si è spaventato perché gli avevo ricordato un paio di sue ex, con gli orecchini giganti ed i capelli cotonati.
Lui si è travestito da Darth Vader, solo perché non aveva idea di cos'altro mettere.


Anche se a fine serata stavamo gelando, ne è valsa la pena: il mio letto ora è completamente ricoperto di carte di caramelle.
Purtroppo, però, abbiamo dovuto barare.
O meglio, i miei host parents ed io avevamo fatto un patto: se portavo a casa almeno due borse piene di caramelle, allora potevo non mangiare verdura fino a Natale.
Ora, io detesto la verdura. Credo sia una cosa disgustosa e non mi capacito di come il genere umano possa aver anche solo pensato di iniziare a mangiare una cosa tanto rivoltante. Questa, ovviamente, è la ragione per cui dopo le case siamo andati da Walmart a prendere altre caramelle.
Tutto nello spirito di Halloween, però!
Tra l'altro, alcune case lasciavano direttamente delle ciotole piene di caramelle fuori dalla porta, tanto per non alzarsi ogni volta che dei bambini (o due adolescenti drogati di cioccolata) suonavano il campanello. Mosse sbagliata.
Svuotavamo semplicemente la ciotola nella borsa, e la nostra scusa era "Se avanzano, non possono mica mangiarle tutte!".
Ahah, certo, certo. Seems legit.
Dopo Walmart, siamo andati in giro per Drive Thru, ordinando le peggio schifezze con la voce di Darth Vader: immaginatevi i tipi agli sportelli.

sabato 27 ottobre 2012

#16

Mi sembra una vita che non scrivo sul blog, anche se forse è solo una settimana.
Una settimana d'inferno, tra l'altro!
Ora, ricordate quando ho detto che interpretavo il profondamente drammatico e psicologicamente complicato personaggio di un'oca nel musical del brutto anatroccolo? Penso che settimana prossima andrò a cacciare oche anche solo per ripicca.
E ricordate quando la Profe ha detto: "Le vostre anime sono mie per le prossime settimane"?
Non scherzava. Non scherzava affatto.
Domenica ho passato otto ore in quel dannatissimo teatro, Lunedì è andata un po' meglio e sono stata prigioniera solo per cinque, e così è stato per tutta la settimana. Risultato: i compiti ormai non ci penso neanche a farli, cena in stile Flash/Bolt/BambinoDegliIncredibiliDiCuiNonRicordoIlNome, tipiche musichette da musical cementate nella mia testa (We're off! On a wild goooooooose chaaaaaase!), e i miei host parents che mi prendono costantemente in giro per la faccia stravolta con la quale arrivo a casa.
Fortunatamente, oggi è l'ultimo giorno!
Mercoledì c'è stata la prima, ed oggi sarà l'ultima volta che metto piede in quel teatro. Sì, perché col cavolo che al prossimo semestre mi iscrivo di nuovo!
Cooomunque, mi sto concentrando solo sulle cose negative. Ce ne sono anche di positive, ovvio, ma direi che nulla batte otto ore seduta in platea a guardare un'interessantissima prova microfoni. E comunque ora non me ne vengono in mente.
Solo, se tra qualche mese scrivo che probabilmente proverò di nuovo a fare drama, fermatemi. Seriamente, è stata una delle esperienze più stancanti della mia vita, e ripeterla con -40° non mi sembra l'ideale, ma il freddo potrebbe giocare brutti, bruttissimi scherzi al mio povero cervello da zombie.
Parlando di freddo, nevica.
Ad Ottobre.
E sì, lo sapevo che in Canada faceva freddo, ma. nevica. ad. Ottobre!
Quindi, se state pensando di andare in Canada o in qualunque altro posto freddo, e siete abituati ad un inverno freddo al massimo -10°, non credete, come me, cose tipo "be', la gente sopravvive lo stesso, quindi ce la farò anch'io".
No. Qui sono abituati. Qui vedo ancora gente andare in giro a mezze maniche!
Ciò che si dovrebbe pensare, e che non ho fatto, è "almeno è un modo originale per suicidarsi!".
E non ci credo alla storiella che anche gli exchange poi si abituano, credo piuttosto che ogni exchange torni a casa con un danno cerebrale non ancora diagnosticato, perché io sto impazzendo già ora.
Ed ora, passiamo all'ultima notizia del post (okay, questo sembrava preso da un telegiornale): Pep Rally!
Ovvero, come saltare due ora di lezione per una cosa che non ho ancora capito.
Apparentemente il Pep Rally è un giorno per aumentare l'orgoglio scolastico, quindi c'era la nuova mascotte (ancora senza nome) e tutte le squadre della scuola (pallavolo, calcio, football (3 giocatori), corsa campestre, e basket) che hanno fatto una presentazione della serie saltiamo-dentro-allo-striscione-per-fare-scena.
Nessuno striscione si è rotto.
Sì, è stato piuttosto esilarante, non riuscivano a tenerli tesi e gli atleti ci passavano semplicemente accanto, lol.
É stato un po' meno esilarante quando l'allarme antincendio è scattato a causa della macchina del fumo e siamo dovuti uscire dalla scuola, senza giubbino e con -8°. Ed ecco la ragione del mio danno cerebrale e dell'eccessiva acidità di questo post.
Il Pep Rally è tornato ad essere esilarante quando hanno fatto una staffetta che includeva la carriola, due professori che si battevano per mangiare il più velocemente possibile tre barrette di cioccolato e una ciotola di panna montata senza usare le mani, una corsa, e uno slalom in skateboard.
E poi di nuovo in classe, e poi di nuovo in teatro, e poi di nuovo distrutta a casa.